Diciamo subito che abbiamo il massimo rispetto per le autorità di polizia chiamate a garantire la sicurezza negli stadi. Riteniamo anche che bisogna saper valutare -partita per partita- quali siano i rischi effettivi che si possano correre.
Prendiamo ad esempio Genoa-Pescara con “50 tifosi 50” venuti da Pescara: ma che senso ha chiudere via del Piano ed attuare altre blindature come se si trattasse di una finale di coppa ad altissimo rischio?
Ci vuole più buon senso da ogni parte chiamata in causa.
Poi, dobbiamo dirlo altrettanto chiaramente, quanto può essere civile un paese quando deve blindare gli stadi per un evento sportivo, come succede in Italia e dove avvengono fatti come l'ultimo in Champions a Roma?
Andiamo ad imparare, ad esempio, in Inghilterra dove non esistono più violenze e dove l'educazione sportiva incomincia in campo nel rapporto tra giocatori ed arbitro per proseguire poi sugli spalti.
il grifo