Benvenuto su Genoadomani
6863129
visitatori
(sito attivo dal
31 Agosto 2004)

In questo momento ci sono 58 visitatori e 0 utenti registrati
Totale utenti registrati: 759
· ritorno al futuro
· la redazione
· torna alla homepage
· cerca nel sito:
dalla redazioneLa vittoria più bella
21/10/2004

Mi piace rilevare come, difficilmente, il nostro allenatore dica cose banali.
La vittoria con il Treviso, anche a mio modo di vedere, è stata importante, una conferma del valore, anche caratteriale della squadra, del suo livello decisamente superiore alle altre dal punto di vista tecnico, ma con l'aggiunta di aver visto in campo, in particolare nei primi venti minuti della ripresa, davvero undici grifoni.
Intendo, quasi superfluo precisarlo, giocatori disposti a lottare ed a sacrificarsi per 90 minuti più recuperi mettendosi sullo stesso piano di giocatori meno dotati, magari umili, ma caparbi ed orgogliosi, come quelli del Treviso.


 

 

 

Complimenti alla squadra veneta, ora non so se sia davvero la più forte sino a qui incontrata, certo è stata quella che più ci ha messo in difficoltà in casa.
Se devo dirla tutta, francamente dubito che questi siano in grado di ripetersi stabilmente a quei livelli, forse già sabato prossimo potrebbero "pagare" per le energie spese lunedì sera, quel pressing davvero forsennato, unito per la verità anche a buoni schemi ed ad una notevole abilità sui calci piazzati.
Se è tutto oro quel che luce allora il Treviso merita ed otterrà presto ben altra posizione di classifica, auguri comunque e complimenti, anche al loro allenatore.
Da parte nostra, visto che poi è questo il discorso che interessa, diciamo che quella mostrata col Treviso sembra proprio la mentalità giusta per affrontare il campionato cadetto.
Merito dei giocatori, sicuramente Cosmi sta mettendoci del suo.
Nessuna voglia di rinfocolare vecchie polemiche con il precedente trainer, ma forse proprio in una certa mentalità stavano limiti della squadra ante Cosmi.
Brava, ma un po' presuntuosa, con un po' di puzzetta al naso, guarda caso proprio quello che a detta di molti, e non solo a Genova, sarebbe il modo di essere di Mister De Canio.
Il nostro ex allenatore infatti è professionalmente molto preparato e, senza ironia, mi sentirei di consigliarlo a più di una squadra; con lui abbiamo visto alcune partite strepitose, ma non è il top per un ambiente come quello genoano e, forse, anche per la serie cadetta, meglio può fare, come ha già fatto, in serie A dove gli auguro di accasarsi presto.
In B dicevamo occorre ben altra mentalità, Stellini al posto di Thiago, tanto per fare un esemplificazione terra terra.
Cosmi lo ha capito subito ed i risultati (complimenti davvero per il nostro centrale di sinistra) sono di un'evidenza solare.
Magari in serie A la soluzione potrebbe essere ribaltata, ma lassù sarà bene prima arrivarci e poi, magari, ne riparleremo.
Contro il Treviso non c'è stata l'ennesima "goleada" e qualcuno ha subito storto il naso, guai ad abituarli "troppo male" i genoani.
Certo che mancava il Principe, le condizioni fisiche di Tosto e Gemiti non erano ideali e Lamouchi si è fatto male molto presto facendo saltare, in corsa, gli schemi preparati, situazione che certo non è il massimo.
Per Ciccio Cozza è probabile, a meno di sorprese, si debba aspettare sino a martedì prossimo, avversario il Verona.
Ai più non è piaciuta la prova di Stellone, giudizio un po' severo perché bisognerebbe anche tener presente che non è facile, dai, entrare ad un quarto d'ora dalla fine ed essere decisivi.
Vero che il giocatore non ha interpretato al meglio quel finale di gara e non ha fatto le giocate per cui, probabilmente, il Mister lo aveva mandato in campo, ma le sue sono caratteristiche diverse da quelle, ad esempio, di Caccia che, quando serve, sa essere un temporeggiatore.
Stellone è più un assaltatore, ma orami l'assalto al risultato era già stato fatto e, quindi, non si è trovato nella situazione tattica ideale.
Spero e credo che saprà rendersi utile alla causa, lo spero anche perché mi dicono che goda della   stima di Sersone nostro e quindi……...
Caccia, dicevamo, credo proprio che meriti per una volta un discorso a parte.
Straordinaria la sua giocata sul gol del pareggio, davvero da alta scuola, come quel colpo di tacco nel primo tempo, e stavolta non ho sentito nessuno "mugugnare" e quella splendida girata, finita a fil di palo, nel secondo.
Questo è davvero un giocatore per palati fini, intenditori veri; non so Voi ma per me il calcio è bello anche e soprattutto quando consente di godersi certe giocate, certi numeri, frutto di abilità ed istinto superiori e poi Caccia non è solo fumo, visti i gol segnati in carriera…… "peppia"!
Peccato che non sempre e non tutti sappiano apprezzare queste cose, che dire poi del suo genuino entusiasmo nei festeggiamenti dopo il gol di Tedesco a riprova dell'attaccamento del giocatore alla squadra (testimonianza anche del bel gruppo che si è formato, ulteriore importante garanzia per vedere realizzati i nostri sogni).
Ultima notazione per il Presidente la cui forma fisica stupisce sempre più (solito incrocio di dita, non guasta mai).
Nessuno ha notato la crescente velocità delle sue rinnovate corse a fine partita? Oramai un "cult", nessuno esce dallo stadio se non dopo aver assistito al suo oramai tradizionale show (chissà come ci patisce qualcuno a vedere tanta "esuberanza"!).
Ragazzi questo oramai vola, non so se c'è qualche aiutino, di sicuro allo sprint oramai ne batterebbe più di uno (ruzzolo è fuori gara….), complimenti davvero anche a Preziosi.
E proprio vero che il calcio un po' è anche dolce follia: per noi che ci perdiamo le bave, che è spesso in testa ai nostri pensieri (e le mogli mugugnano) e per lui che, oltre a questo, ci mette pure una barca di soldini.
Che questo periodo possa regalare a lui ed a tutti i genoani alcuni dei ricordi più belli della vita.
 
Giancarlo Rabacchi



Questo articolo è stato visualizzato 517 volte

 
"La vittoria più bella" | 4 commenti
I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Stai visualizzando i commenti del giorno 21/10/2004


Re: La vittoria più bella
di amico_fragile il 21/10/2004 23.20

Buoni di spunti di riflessioni esposti qui. Mr Beans si chiede come mai finiscono per giocare sempre gli stessi. Ogni allenatore ha le sue manie. C'è chi non ama le sostituzioni nel corso delle partite; c'è chi non ama il turn over, anche se ha a disposizione 36 giocatori; c'è chi lavora in profondità sui calciatori che giocano meno, per buttarli dentro al momento giusto, e via dicendo. Cosmi, secondo me, crede nella centralità di un nucleo di giocatori, senza per questo perdere di vista chi gioca poco, perchè prima o poi arriva il suo momento. Avete citato due casi speculari : Stellini e Stellone (sembra un gioco di parole..). Sono la dimostrazione che è spesso ingiusto sputare sentenze su certi giocatori, senza capirne la situazione. Stellini per certi versi è come se fosse un nuovo acquisto. Ha via via acquistato fiducia, migliorando la condizione fisica, sentendosi sempre più sicuro. Il "miracolo" è avvenuto perchè il mister lo ha fatto giocare anche quando c'erano delle critiche, perchè questo era l'unico modo per difenderlo. Giocare gli è servito. Stellone non aveva giocato male a Modena (gol mangiato a parte), poi si è fatto male. L'altra sera ha fatto gli errori tipici di chi deve recuperare il ritmo partita; normalmente avrebbe almeno una volta superato il suo avversario, andando dritto in porta. Il non giocare gli ha fatto perdere qualcosa. Questione "panico nel finale" sollevata da Nemesis: questa è una squadra che non può passare troppo tempo a difendersi..non ne è capace e si snatura. Nel finale le energie fisiche e mentali vengono un po' meno, soprattutto quando si ha un solo gol di vantaggio, e allora emergono ancora delle lacune. Si potrà migliorare gestendo meglio la palla, magari nascondendola. Insomma...Cosmi ha ancora un po' fa fare, ma non credo che a lui questo dispiaccia. Saluti a tutti. WE ARE GENOA!!!



Re: La vittoria più bella
di Nemesis il 21/10/2004 22.28

Sono così tanti i meriti del Genoa di oggi, che può sembrare ingeneroso parlare di un suo difetto, ma la sofferenza provata contro il Bari è stata così acuta che i miei familiari vogliono scrivere una petizione al Dott. Casaleggio per ottenere l’assistenza gratuita (vista la responsabilità oggettiva) che mi eviti un coccolone. Parlo degli incredibili rischi che prendiamo a fine partita e che ci fanno tribolare come fossimo un acrobata sul filo a cui viene da starnutire. A Modena, Torino, Perugia abbiamo incassato il goal, a Bari e con il Treviso abbiamo resistito. La mia opinione è che in troppi semplificano parlando di debolezza della difesa, perché invece è tutta la squadra che si ferma ad aspettare l’assalto finale, che naturalmente avviene. La sofferenza in area è solo il risultato del teorema di Euclide, dove le rette sul piano arrivano da tutte le parti, mancano le diagonali e gli angoli sono troppi. E’ un enigma la causa di questa passiva attesa del nemico, della rinuncia a governare il pallone, del centrocampo ridotto a un Deserto dei Tartari, con la piccola differenza che i Tartari ci sono davvero. Certo, non mi aspetto che di questo mistero si parli a “porta a porta” con Taormina che accusa il magazziniere e Vespa che si gingilla con il plastico del Ferraris; però mi piacerebbe, se proprio dobbiamo soffrire fino al 95°, che ciò avvenisse per la bravura degli avversari più che per il panico nostro. Pensate a Scarpi. In genere svolge normale amministrazione e quando si avvicina il 75°, visto che di solito siamo in vantaggio, sa già che quello sarà il suo momento. Spreme l’adrenalina rimasta, controlla che pali e traversa siano sempre lì al loro posto, sputa sulle mani anzi sui guanti (è un mistero a cosa serva) e comincia gli straordinari. E’ talmente lento nelle rimesse che io mi aspetto sempre l’ammonizione, ma è così attento fra i pali che sembra una calamita alle prese con una palla di ferro. Per un po’ si è data la colpa alla non ottimale condizione fisica della squadra, ma ora va meglio e la tenuta è buona. L’anno scorso l’alibi era l’errata preparazione fatta a Massa Marittima, e qualcuno c’ha campato. Oggi i dubbi sono su Chatillon ma, per esempio Tedesco, spiega il suo buon momento proprio con i benefici del ritiro di De Canio, anche se detto così può sembrare che parli dell’esonero di Gigi. I giocatori sono tutti esperti nel far circolare la palla, Cosmi azzecca i cambi, le punte rientrano… e allora perché ci facciamo assediare invocando i tre fischi dell’arbitro? Si parla di mentalità, di atteggiamento psicologico, di paura di vincere, ma io credo più al calo fisico. Per allargare il discorso, c’è adesso il quiz sulla sostituzione di Lamouchi. Zanini play-maker e assetto invariato o rombo con Cozza dietro le punte? Forse Arezzo non è il posto più indicato per una rivoluzione cosmica (nel senso di Serse), e rinunciare ai nostri pungoli sulle fasce potrebbe indebolirci troppo. Intanto, auspico un lieto evento per Preziosi e confido nel Caso, quello della Lazio: se continua a perdere, spero che si avverino le voci che da un anno sento circolare, e cioè che si prendano De Canio, visto che Donadoni non se lo fila nessuno. Sarebbe un utile risparmio, e quindi a gennaio……………… saluti a tutti.



Re: La vittoria più bella
di chiara80 il 21/10/2004 21.10

Facciamo cosi Mr Beans...tu mi hai promesso di comprarti il cappellino, io prometto di regalarti "l'Uomo del Fiume" ma non aspetto la prima posizione te lo regalo subito. Come la penso lo sai :-) e sono convinta che presto la penserai cosi' anche tu, anche se rispetto,pur non condividendola, la stima che hai verso il nostro ex allenatore...condivido le considerazioni di Giancarlo ed aggiungo solo che l'esempio riportato di Thiago per me ha un significato diverso, un conto e' dare via, anche se in prestito, un giocatore ..un conto e' tenerlo in panchina...a disposizione. A disposizione per quando sarà necessario magari quando qualcuno avrà bisogno di tirare un pò il fiato. E' ben diverso ..o no ? Buon Genoa a tutti !



Re: La vittoria più bella
di Mr_Beans il 21/10/2004 17.27

Effettivamente il Treviso ha stupito anche me. Si è rivelato molto più ostico di quel che pensavo e soprattutto cercando anche di giocare a pallone. Bravi, ma non so quante partite giocheranno ancora così. Da parte nostra invece c’è da dire che abbiamo sofferto forse anche perché avevamo palesemente qualche giocatore non in condizione e questo, volendo cercare il pelo nell’uovo, mi fa un po’ inc…avolare. Se è vero che abbiamo 22 giocatori quasi allo stesso livello, se è vero che possiamo schierare due formazioni quasi ugualmente forti, non era forse il caso di non far giocare chi non stava bene? Non facendolo non abbiamo forse corso il rischio di far fare bella figura al Treviso, oltre il lecito? Oltretutto non vorrei che in questo modo si demotivasse chi non riesce a giocare neppure quando i suoi compagni sono al 100%. Ribadisco che sto cercando il pelo nell’uovo, però questo può essere uno spunto di discussione: se al posto del Treviso, che prima di lunedì non è che si fosse particolarmente distinto, ci fosse stata una squadra un po’ più tosta siamo sicuri che saremmo riusciti a raddrizzare la barca? Non è che il Treviso l’abbiamo fatto bello noi? In effetti lunedì ci è bastato giocare come siamo in grado di fare per 25 minuti per fare andare le cose per il verso giusto, ma non sempre potremo accontentarci di 25 minuti. L’altra faccia della medaglia è senz’altro lo spirito messo in campo dalla squadra, anche da chi non stava bene, che ha sopperito alla scarsa forma di qualcuno e questo non può che tranquillizzarmi per il prosieguo del nostro cammino. La squadra ha lottato, ha tirato fuori …la grinta, è stata indiscutibilmente sorpresa dall’avversario, ma non si è scoraggiata, anzi ha mostrato i denti ed ha raggiunto comunque l’obiettivo che si era prefissata. BENE. Però, anche se la partita di lunedì è stata etichettata “da Genoa”, io se fosse possibile gradirei soffrire un tantino meno, e sono sicuro che almeno su quest’ultimo punto una mia cara amica è d’accordo con me. Pur sapendo che in casa non vinceremo tutte le partite. Non voglio volutamente entrare in discussione sul nostro ex allenatore. Altrove qualcuno, con scarsa gentilezza (e non solo), l’ha definito un salice piangente, io quello che penso l’ho scritto in passato. Adesso basta. Cosmi invece ha sicuramente un modo di presentarsi molto diverso ed è riuscito ad entrare nel cuore della stragrande maggioranza dei tifosi fin da subito, e siccome si dice che una delle condizioni basilari per vincere è l’armonia Squadra (e Allenatore)-Tifosi-Società, diciamo che siamo già a metà dell’opera. RI-BENE. Onestamente io non canto ancora SerseCosmiAlè, ma ho promesso all’amica di cui sopra che quando saremo (perché lo saremo) primi mi comprerò il cappellino “griffato”. Se devo dare la palma della rivelazione a qualcuno per questo primo scorcio di campionato, direi che chi mi ha più sorpreso non è stato Stellini, da cui in realtà mi aspettavo quanto sta dando perché mi piaceva molto già ai tempi del Como, bensì Tosto: non lo credevo così forte. Un acquisto veramente azzeccato. Bravo Vittorio. Se volessi fare una piccola nota polemica su quanto scritto dal nostro G.R. (tanto per non perdere il vizio) direi che sulla questione Thiago, anche il precedente mister l’aveva capito solo che quando era lui a lasciar fuori il brasiliano (non voleva forse farlo dare in prestito in serie A?), veniva contestato, ora che è Cosmi …lo ha capito subito. Questo probabilmente perché i nostri giudizi a volte dipendono dalla simpatia di chi andiamo a giudicare. Tornando alla squadra direi che anche Stellone ha lasciato intravedere che sarà certamente utile alla causa e poi direi di non dimenticarci del buon Ciccio Cozza: sarà certamente un valore aggiunto! Quest’anno non abbiamo solo dei lottatori, abbiamo gente che sa giocare a pallone! Direi proprio un bel mix. Come faccio a non sognare se penso a Zanini, Milito, Caccia, Cozza …si forse ne ho tralasciato 18, ma non posso mica scriverli tutti! J Si, questa squadra mi piace proprio tanto. Grazie Presidente. Come concludere? Abbiamo passato anni bui che più bui non si può, ma è universalmente noto che dopo il buio viene la luce, e la nostra luce è quella generata dalla Stella che prima o poi raggiungeremo. Ne sono certo. IN GENOA WE TRUST





Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it