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dalla redazioneAssemblea lampo!
11/11/2004

Passati per fortuna i tempi dell'Hotel Plaza assediato dai tifosi rossoblù. Meno paure, più fiducia.
Altro segnale la presenza ridotta della stampa, e più di un giornalista è arrivato a cose fatte.
Poi il fatto in sé, inusuale e altrettanto significativo: si perché da trenta anni in qua nessuna Assemblea del Genoa era durata solo 30 minuti, formalità comprese, come questa.
Le battaglie e le baruffe di un tempo hanno lasciato il posto ad approvazioni unanimi, senza tante storie per quelli a volte un pochetto superficiali.
Gli azionisti "irriducibili" presenti, in effetti, erano sempre gli stessi e non credo si sia abbassata la guardia, solo che ora tante situazioni e tanti fatti concreti lasciano sperare che la Società, prima ancora della squadra, abbia imboccato la strada giusta e, allora, cambia lo stesso stato d'animo con cui si partecipa all' Assemblea.


Il Presidente Preziosi, tra il divertito ed il preoccupato, ha sostenuto che i tifosi, genoani compresi, conoscono solo la cultura del "vincere" e non sanno aspettare (magari, ha subito notato qualcuno).
I piccoli azionisti, almeno in questa occasione, non sono stati invece troppo esigenti, non si sono messi a "sottilizzare" ed hanno approvato, per la loro parte, il bilancio per acclamazione.
Dopo anni di sfacelo (lo ha detto lo stesso Preziosi), la situazione è tutt'altro che perfetta, vedremo di seguito alcuni numeri, ma ora che c'è un Presidente, persona ambiziosa e coerente che dimostra impegno ed attaccamento, non è sembrato insomma fosse davvero il caso di avanzare eccessive osservazioni e critiche (e lì, si badi, di gente abituata a mettersi -come suol dirsi- in ginocchio non ce n'era).
In estrema sintesi il risultato economico dell'esercizio al 30/06/2004 si chiuso in rosso per 1.200.000 euro circa, perdita la cui copertura, come consentito dalle leggi, è stata rinviata.
Il bilancio alla stessa data del 30 giugno 2004 non evidenzia debiti con le Banche (incubo nei lontani tempi di Fossati), ma una esposizione verso il Fisco (oramai il punto dolens di quasi tutte le società calcistiche) ed una , più contenuta, direi "fisiologica" verso i giocatori.
A giudizio dei piccoli azionisti, ed immagino dei più, questo Presidente merita di essere sostenuto ed incoraggiato a fare ancora meglio e di più ed anche per il bilancio, come per la squadra, arrivare al top non è facile e ci vorrà il tempo necessario.
Il Genoa, come è stato rilevato con soddisfazione in Assemblea da Mario Epifani, si è ora dato una struttura che, nella sua completezza, appare da massima serie ed anche questa constatazione aiuta ad essere ottimisti.
Tra l'altro il presidente Preziosi ha precisato, sia pure a grandi linee, che ci saranno ulteriori aggiustamenti, soprattutto in relazione al peso strutturale delle varie funzioni all'interno della società.
In pratica avrà meno rilevanza la parte meramente contabile (i numeri, secondo Preziosi, interessano a pochi). Più strategiche, e quindi da potenziare, saranno invece le funzioni del merchandising e di tutto quanto aiuta a portare risorse.
Sarà studiata con attenzione anche la possibilità di accedere al credito sportivo per avviare la costruzione di un vero e proprio "Centro Sportivo" con più campi per gli allenamenti "da aggiungere" allo stadio attuale, che a lui piace e che ovviamente non si tocca, magari creando qualche infrastruttura, tipo parcheggi, in più.
Gradevole qui l'intermezzo di Peo Campodonico che, scherzosamente, lamentava la censura dei giornali ai quali di recente aveva scritto una lettera, mai pubblicata, con la quale proponeva di "demolire" le Prefetture, anziché il Ferraris.
Per la querelle della Lega l'esternazione è stata che il calcio perde cifre pazzesche, non si trovano nuove risorse ed i Presidenti, sostanzialmente, stanno litigando perché provano a "rubarsi" qualcosa l'un l'altro.
Si ha avuto conferma che lui è allineato e coperto con le grandi ed ha ammesso di non avere troppa simpatia per le "boutade" di chi (Della Valle?) parla di un calcio più pulito; ad esempio, sorpresa, per il nostro Presidente gli arbitri non sarebbero poi così determinanti (sic).

Marco Rossi è in frigorifero, pare però che abbia capito la lezione, chissà (dico io) che non rispunti all'orizzonte; De Canio ha chiuso con il Genoa, (ma poi Preziosi è lasciato scappare un "spero che trovi una panchina", che magari sarà stato solo ben augurante per l'interessato).
I giocatori in prestito (Greco a Padova, Berlingheri ad Ascoli e Gervasoni a Verona) vanno davvero bene e saranno risorse per il futuro.
Lavezzi è invece già un giocatore importante (cinque reti sinora nella serie A argentina), ma arriverà solo a giugno: davanti siamo coperti.
Con Behrami, se il Verona riscatta la comproprietà, si potrà far cassa da reinvestire in altri giocatori.
Ha confermato di non cercare il feeling con la città e le autorità locali. Lui qui è venuto solo a fare calcio, arriva e riparte 30 minuti prima e dopo le partite, non ha intenzione di investire, ne di aprire negozi, anzi lo evita per scongiurare malintesi.
Speranze, e qualche dubbio, per Thiago, solo certezze per Cozza.
Già mentre per alcuni con Ciccio stiamo giocando in 10 per Preziosi questo, tra un po', vincerà le partite da solo.
Chiaro che dice quello che può e che vuole (qualche bugia, ha ammesso, lasciatemela dire) e non si scopre: per le prossime mosse i curiosi dovranno aspettare e, magari, provare ad indovinare.
Per i sabati calcistici ha tagliato corto: non saranno più un problema nostro; sul campionato ha detto di essere rimasto deluso da Catanzaro e Crotone, sorpreso dall'Empoli.
Non sottovaluta ne il Verona ne l'Ascoli, che sabato potrebbe anche superarci; insomma si sente già su (alla lunga i valori verranno fuori), ma un po' le mani avanti le mette pure.

Non è completamente soddisfatto, visti gli investimenti fatti, ma è abbastanza contento, anche perché la rosa è unita e soprattutto ben conscia dell'unico obiettivo possibile e lui ci conta.
Sorridente ha ringraziato per il bell'incontro odierno con gli azionisti ed ha saluto tutti molto cordialmente, senza dimenticarsi di ricordare che il suo "azionista di riferimento" sono i tifosi che vanno allo stadio, che comprano gli abbonamenti e, soprattutto, che dimostrano di seguirlo con tanto entusiasmo.
E' sempre più convinto che questa piazza "merita" ed è davvero contento di averla scelta.
Qui si chiude la cronaca, se volete un po' pignolesca e didascalica, di un'Assemblea che, di fatto, non è stata un'assemblea societaria, ma un gradevole happening sul Grifone.

Giancarlo Rabacchi



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"Assemblea lampo!" | 1 commento
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Re: Assemblea lampo!
di chiara80 il 12/11/2004 20.56

Grazie Giancarlo per il riassunto ..si per fortuna i tempi del Plaza sono lontani e sentire definire un Assemblea della società Genoa come un happening del Grifone beh apre il cuore veramente. Sono contenta per il futuro rientro di Marco Rossi e non mi preoccupa minimamente il "debito" del Genoa che rapportato a quello della stragrande maggioranza delle Società di calcio di oggi è quasi irrisorio...grazie ancora e che dirvi ?...vi auguro ancora tante tantissime assemblee lampo ! E di conseguenza le auguro a noi...Ale Genoa





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