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il Grifone in campoGRIFONE SPIETATO!
21/11/2004

Genoa 3

(10° st Stellone, 20° st Zanini, 22° st Milito)

 

Ascoli   0

 

Contro un avversario che lo fa soffrire a lungo il Genoa confeziona tre gol di pregevole fattura. Il risultato finale forse penalizza troppo l'Ascoli, ma dimostra anche che le risorse della squadra rossoblu sono tante e che non basta una grossa prestazione per portare via punti ad un Grifone così determinato.

 


 

 

 

I commenti calcistici, si sa, sono spesso influenzati dai risultati; questi ultimi a volte sono il frutto di episodi. Il calcio è così : può succedere che una Triestina, facendo poco o nulla, porti via da Genova un pareggio, mentre l’Ascoli, sicuramente più tonico e organizzato, esce dal Ferraris con le ossa rotte. Cominciando a scrivere questo commento mi sono detto : “cerca di non farti influenzare troppo dal risultato..cosa avresti scritto se il punteggio finale fosse stato diverso?”. Beh, avrei scritto che l’Ascoli, più di altre squadre che si sono battute molto bene contro di noi, è riuscito probabilmente a praticare l’unico gioco in grado di dare fastidio al Genoa di questa stagione. Pressing esasperato, grande corsa, incredibile velocità d’esecuzione delle manovre, ottimo presidio delle zone laterali del campo, solitamente di nostro dominio. Con queste armi i bianconeri ci hanno imbrigliato per tutto il primo tempo e ci hanno fatto tremare nei primi minuti della seconda frazione di gioco. Credo che sia onesto dire che se, al 9° del secondo tempo il pallone – invece che sul palo – fosse finito dentro, avremmo potuto vedere un’altra partita. Ma è pur vero che il Grifone quest’anno ha già dimostrato di non porgere l’altra guancia se schiaffeggiato. Inoltre vale sempre il concetto che con i se e con i ma non si fa la storia;  in fondo anche il Genoa ha un suo se da proporre : se fosse entrata la palla di Milito sul finire del primo tempo che si è invece stampata sulla traversa ? Avrei poi da esprimere un parere sul gioco dell’Ascoli, ma lo farò alla fine.

 

Dunque, il Genoa si presenta con Zanini al posto di Cozza; per il resto è la stessa squadra delle ultime partite. Buon colpo d’occhio sugli spalti, con il pubblico che cresce gradualmente di partita in partita. Bella la coreografia dei ragazzi della sud, che ripropongono al centro lo stemma di Genova. A dire il vero attacchiamo poco, perché è subito l’Ascoli a partire forte e il più delle volte riesce ad arrivare sul pallone prima di noi. Tedesco e Brevi in mezzo hanno un grosso lavoro e i nostri esterni non hanno vita facile contro i veloci bianconeri. Non ho dati numerici, ma nel possesso palla sembra netto il vantaggio ascolano. C’è da dire però che tutto questo lavoro non produce palle gol a favore degli ospiti; Scarpi è chiamato ad intervenire in più occasioni, ma non deve fare interventi eccezionali e la difesa – tutto sommato – sembra controllare abbastanza bene gli avversari. La cronaca parla di alcuni tiri ascolani deviati in angolo e di un’occasione di Bucchi al 21°. La manovra del Genoa non è fluida come in altre occasioni, anche perché i nostri portatori di palla sono attaccati immediatamente e non riescono a ragionare. Tuttavia sono proprio i rossoblu ad andare più vicini al gol. Al 12° un buon pallone lavorato da Lazetic, Milito e Tedesco, viene calciato male da Stellone. Sei minuti dopo Tedesco non riesce a controllare un pallone in area, a seguito di un calcio d’angolo, che poteva essere pericoloso. Al 30° Milito tira a lato. E sempre Il Principe è fantastico al 46°, quando in uno spazio breve scarta alcuni difensori e chiede il triangolo a Stellone, che gli restituisce il pallone; l’argentino lascia partire un tiro d’esterno che piove sulla traversa a portiere battuto. Il primo tempo si chiude : l’Ascoli ha giocato…il Genoa ha cercato di fare male. Ma obiettivamente non è stata una scelta tattica; sono stati bravi gli ospiti a bloccarci.

 

Quasi tutti speravamo al termine del primo tempo che si cominciasse ad accendere la spia di segnalazione della riserva nella macchina dell’Ascoli, in considerazione del grande dispendio d’energie dei suoi giocatori. Ma i primi minuti della seconda frazione di gioco ci procurano qualche sudore freddo. Al 3° minuto c’è un tiro di Bucchi, parato da Scarpi, ma l’azione poteva essere finalizzata meglio. Al 9° arriva l’occasione che poteva cambiare la partita : non scatta la tattica del fuorigioco della nostra retroguardia ed Eliakwu, mandato in campo al posto di Colacone, va via in contropiede. Entrato in area, calcia (forse un po’ frettolosamente) e colpisce il palo; ma non è finita qui, in quanto la palla arriva sui piedi di Bucchi che batte a rete, ma il tiro viene deviato proprio dal compagno e il pallone s’impenna sopra la traversa.

 

I tifosi del Genoa non si fanno intimorire per nulla, anzi è tutta la partita che urlano come ossessi, anche più del solito, probabilmente perché consci che la squadra soffre un po’ troppo. Non so a quanti sia venuto alla mente il detto calcistico che dice “gol mancato, gol subito”, ma credo a molti. Al 10° infatti Lazetic va sul fondo, come poche volte gli era riuscito in questa partita e mette in mezzo per Stellone, che tira prontamente al volo, preciso nell’angolino col portiere ascolano che guarda mestamente il pallone entrare. Il pubblico esplode in un urlo che scaccia via tutte le paure di questa partita e l’Ascoli, pur cercando di reagire, subisce un contraccolpo evidente. Al 20° Milito conquista un pallone a centrocampo e lancia prontamente Lazetic, che si trova nell’occasione a sinistra. Fugge via imprendibile il serbo verso l’area bianconera, senza alcuna possibilità di essere preso; si avvede di Zanini che si accentra e gli tocca la palla, un po’ debolmente, ma Zanna fa un autentico movimento da centravanti e riesce ad evitare l’anticipo del portiere, depositando la palla in rete. Due a zero. Il risultato è in banca. Ma Il Principe decide che è arrivato il momento di far venire giù lo stadio e, al 22°, servito da Lazetic, entra in area dal suo limite destro e scaglia al volo il pallone all’incrocio dei pali dalla parte opposta. DIEGO, DIEGO… urla la gente. Il giusto tributo ad un autentico campione, che qualcuno (che oggi nega) aveva avuto l’imprudenza di definire “oggetto misterioso”! “Abbiamo giocato un quarto d’ora da grande squadra… con l’aiuto di un pubblico eccezionale…assolutamente non normale”. Queste sono state le dichiarazioni di Serse Cosmi negli spogliatoi. Già, è successo proprio questo.

 

Ci sarebbe spazio per parlare ancora di qualcos’altro (l’ingresso di Gemiti per Tedesco, l’espulsione di Brevi al 28° per doppia ammonizione, l’ingresso di Nocerino per Stellone, qualche tentativo di Eliakwu che giustamente non si vuole arrendere). Ma ci poteva stare anche il poker : al 41° Milito dribbla 4 difensori e cerca di superare il portiere con un pallonetto, che viene però parato. E anche Cozza, entrato al 35° al posto di Lazetic, sul finire, manca un gol per cercare una finezza di troppo.

 

Enrico Preziosi può quindi tornare a correre sotto la Nord e gli altri settori dello stadio. Negli spogliatoi il presidente fa una dichiarazione che dovrebbe fugare i dubbi di qualcuno : “Milito è incedibile, non lo cederei per nessuna cifra…ho bisogno di lui in Serie A…i tifosi ormai dovrebbero aver imparato a conoscermi”.

 

Il risultato, dicevo all’inizio, è forse un po’ troppo penalizzante per l’Ascoli che ha giocato un’ottima partita. Abbiamo sicuramente avuto fortuna nell’azione di Eliakwu all’inizio del secondo tempo, ma gli episodi creati dal Genoa nel quarto d’ora successivo sono stati devastanti e non certo casuali. Andrò contro corrente, ma i miei complimenti all’Ascoli sono parziali. Il calcio è un gioco che richiede equilibrio mentale e tattico; nel primo tempo questo equilibrio c’è stato. Dopo, secondo me, hanno voluto strafare e sono stati pure un po’ presuntuosi. Tentando il colpo grosso, hanno finito per lasciare spazio a gente come Milito, Lazetic, Zanini e Stellone, che sanno sempre procurare danni. Credo che ora se ne siano accorti. Con un po’ di fortuna poteva andare loro bene, ma i rischi in questi casi sono superiori alle opportunità. Meglio questo calcio rispetto a quello speculativo, certo; ma tra il non gioco di Novellino e quello esasperato della coppia Silva-Giampaolo, io preferisco una giusta via di mezzo. Anche in questo senso Serse Cosmi mi soddisfa alla grande.

 

La donazione di sangue avvenuta in giornata ha prodotto 134 sacche. C’è stata una grande mobilitazione dei tifosi ed è stata una festa. Complimenti a Roberto Scotto e a tutti gli organizzatori di questo evento, oltre che – naturalmente – a tutti i donatori. Da segnalare che hanno aderito all’appello anche Lamouchi, Thiago e Torrente. Ma di questa bella iniziativa se ne parlerà diffusamente in settimana.  

 

amico_fragile

 

Immagini dalla Gradinata Nord

 

Il Genoa entra in campo ... la Nord è un tripudio rossoblu

 

Uno stendardo che non necessita di commenti :-)

 

La Gradinata Sud sempre più partecipe ... oggi una "coreografia"

 

Il Genoa ci prova in un primo tempo molto difficile

 

I giocatori corrono a ringraziare la Gradinata Nord

 

Lo "scatto" del Presidente verso la Nord



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"GRIFONE SPIETATO!" | 5 commenti
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Re: GRIFONE SPIETATO!
di chiara80 il 23/11/2004 18.50

Mr Beans ...e lo stendardo ? ma quanto è bello ?? :-) complimenti ancora a te e alla Mitta !! SBRANA GRIFO SBRANA



Re: GRIFONE SPIETATO!
di Mr_Beans il 23/11/2004 16.36

Abbiamo sempre sostenuto che i Genoani sono belli, beh dopo aver visto i tre in homepage direi che non ci sono più dubbi ...siamo bellissimiiiii! SBRANA GRIFO, SBRANA!





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