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il Grifone in campoGenoa - Empoli: Gli avversari
17/12/2004

L'Empoli è tra le squadre italiane tradizionalmente fucina di giovani interessanti. La politica societaria è improntata alla valorizzazione del settore giovanile ed al continuo ricambio della squadra titolare. Una tale scelta è facilitata certamente dall'ambiente esterno che ha quasi sempre accettato la cessione dei migliori giocatori, per fare cassa e per proporre nuove promesse.
Quest'anno sono stati ceduti Di Natale e Rocchi (rispettivamente all'Udinese ed alla Lazio) i quali erano certamente le punte di diamante della squadra che l'anno scorso aveva disputato il campionato di serie A. Sono veramente pochi coloro che si aspettavano, alla luce di queste cessioni, un exploit di tale portata nella stagione in corso. Soprattutto considerando i disastrosi risultati della squadra toscana nella Coppa Italia.  Il Genoa di De Canio vinse dominando ad Empoli per 2 a 0, quando ancora erano schierati Rocchi e Di Natale.
Ma evidentemente le risorse del vivaio sono di ottima qualità, e la squadra di Somma ha sorpreso un po' tutti.


 

Somma è un allenatore emergente, un “mister” che ha ottenuto risultati molto positivi ovunque abbia allenato. Un trascorso da calciatore anche nel Genoa capitanato da Onofri. Allenatore delle “nuove” generazioni, schiera la squadra col celeberrimo “modulo Real Madrid”, ovvero un 4-2-3-1. Tavano – Vannuchi e Lodi alle spalle della “boa” Gasparetto, apparentemente unica punta. Ma in realtà non è così, e la disposizione tattica dei toscani è molto versatile, capace di trasformarsi all’occorrenza in un 4-3-3 o addirittura in un 4-2-4.

 

 

Il giocatore simbolo dell’Empoli 2004/05 è certamente “Ciccio” Tavano. Non è un “giovanissimo”, visto che la sua cartà d’identita riporta la data del 2 marzo 1979, ma si può dire che anche lui è un giocatore che è stato lanciato dall’Empoli. Proveniente dalle giovanili della Fiorentina, viene tesserato dalla squadra biancazzurra tre anni fa e solo ora è ruscito a mostrare le sue qualità.

Scatto bruciante, potenza fisica ed un tiro al fulmicotone. Tavano è un attaccante “anomalo” in quanto preferisce partire dall’estrema sinistra, per poi accentrarsi “sfondare” nell’area avversaria. E’ il capocannoniere della Serie B con 13 reti (6 su rigore) e sicuramente è uno degli elementi fondamentali della squadra di Somma. Sarà compito di Lamacchi seguirlo nelle sue numerose “diagonali”.

 

 

 

Altro giocatore simbolo della squadra di Somma è certamente Igli Vannucchi. Parliamo ora di un giocatore del ’77 (quindi poco più “anziano di Tavano) ma con tantissima esperienza nel calcio di alto livello. Vannucchi ha disputato tutte le stagioni da professionista in serie A ed in serie B. Quattro anni alla Lucchese, tre alla Salernitana, due al Venezia e due all’Empoli, con una breve parentesi a Palermo. E’ certamente il giocatore dotato di più “classe” tra i nostri avversari e dai suoi piedi possono partire gli assist più pericolosi. E’ solito giocare dietro l’unica (vera) punta Gasparetto, ma all’occorrenza può svariare su tutto il fronte d’attacco. E’ l’indiziato numero un per il nostro “the wall” Ezio Brevi. Se si riesce a bloccare Vannucchi, automaticamente, si riduce di molto l’imprevedibilità e la velocità nella circolazione di palla dell’Empoli.

 

 

 

Spostandoci sulla fascia destra, troviamo due giocatori che uniti formano una delle “catene” di fascia più forti della cadetteria. L’esperto Buscè, pur essendo un centrocampista, viene utilizzato da Somma nel ruolo che da “noi” è occupato da Lamacchi. Sulla stessa corsia è solito operare Francesco Lodi (in foto), classe 1984, frutto del vivaio empolese. Sono continue le sovrapposizioni in attacco tra i due giocatori. Buscè tende prevalentemente a cercare ll “fondo” per crossare, mentre  Lodi, in possesso di un sinistro al fulmicotone, preferisce accentrarsi portandosi la palla sul piede “buono” e poi scagliare il tiro verso la porta avversaria. Credo che proprio la “catena di destra” dell’Empoli sia la caratteristica che più impensierisce Cosmi, considerando anche l’infortunio di Tosto, che mai come domenica sarebbe stato utile nel suo ruolo.

 

Il compito di “spezzare” le trame avversarie è prerogativa dei due centrali di centrocampo, ovvero Ficini e Moro. Il primo è giocatore esperto, un po’ lento, del quale ricordiamo tre stagioni giocate tra le file dei “cugini”. Suo il compito di conquistare palla e di smistarla verso la “boa” Gasparetto o indirizzarla sulle fasce. Moro è invece un altro prodotto del vivaio toscano (classe 1982).

 

La difesa è schierata in linea con quattro giocatori. Di Buscè abbiamo già parlato, mentre una nota va certamente spesa per il centrale Coda (classe 1985) esordiente quest’anno in serie B, anch’egli proveniente dal vivaio ed inamovibile titolare della squadra di Somma. Se le premesse sarano confermate, sentiremo ancora parlare di lui.

Il “nonno” della squadra è l’estremo difensore Daniele Balli, 37 anni, una vita passata tra serie B e serie minori, con ben 8 stagioni giocate ad Empoli.

 

ruttolibero



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