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il Grifone in campoVITTORIA A TINTE FORTI
19/12/2004

Genoa     3

(40° p.t. Milito, 43° p.t. Tedesco, 20° s.t. Zanini)

 

Empoli     2

(33° p.t. e 28° s.t. Vannucchi)

 

 

Il Genoa consolida il suo primato in classifica davanti ad un pubblico delle grandi occasioni. Una giornata indimenticabile per quello che ha saputo trasmettere. “Un vero riconciliarsi col calcio, in una gara piena d’emozioni”, queste sono state le parole di Serse Cosmi negli spogliatoi. L’Empoli, ben organizzato e coraggioso, alla fine si deve arrendere allo strapotere rossoblu, pur essendo passato in vantaggio ed aver fallito il gol del raddoppio nel primo tempo. Ma questa era una gara segnata per i toscani. Era davvero difficile uscire indenni dal Luigi Ferraris oggi.


Poche sono le partite memorabili del Grifone negli ultimi 10 anni e le rare occasioni che tutti ricordano portano l’esclusivo marchio della tifoseria, o meglio del suo “zoccolo duro”, come accadde per esempio nel famoso incontro Genoa-Cosenza, giocato in una serata di giugno del 2003, a retrocessione avvenuta. Domenica 19 dicembre 2004 sarà invece ricordata come la data dei legami antichi e moderni che si saldano tra loro, come periodicamente avviene intorno al pianeta Genoa, dove il passato vive e s’interseca con il presente e dove il futuro è il luogo di sogni e di aspirazioni, sempre in sintonia con la tradizione di questo meraviglioso club.

La fitta rete di legami si è rafforzata oggi, con il ritorno di uno degli idoli della nostra storia, Julio Cèsar Abbadie. El Pardo è acclamato dalle diverse generazioni di genoani oggi presenti allo stadio; da chi lo ha visto giocare, da chi ne ha sempre sentito parlare e dai bambini arrivati attaccati alla mano del papà o del nonno. Questa era l’umanità oggi presente sugli spalti del Luigi Ferraris, colmo un po’ in tutti i settori come non accadeva da diverso tempo. Oggi c’era un’occasione speciale, con la famiglia genoana che si è riunificata intorno alla sua squadra. Non tutti quelli che erano presenti oggi potranno tornare alla ripresa del campionato, ma dopo il 19/12/04 sarà probabilmente più difficile per molti restare a casa.

Splendide e colorate coreografie della Nord e degli altri settori dello stadio hanno salutato l’ingresso dei giocatori in campo, unitamente a cori di alta intensità. Uno spettacolo assolutamente inedito nel panorama della serie B e piuttosto raro anche nella massima serie.

 

Non ci sono sorprese nelle formazioni delle due squadre, anche se Cosmi cerca fino all’ultimo di confondere le idee, mandando a scaldarsi poco prima della partita anche il ritrovato Lamouchi.

Il primo quarto d’ora è vivace, anche se non ci sono chiare occasioni da gol. I giovani giocatori dell’Empoli se sono intimoriti dall’atmosfera che li circonda non lo danno a vedere e, al 22°, si rendono pericolosi su calcio d’angolo. Ma la prima vera occasione da gol è dei padroni di casa : 28° lancio lungo e millimetrico di Zanini che smarca in area Stellone, il quale tira al volo, mirando il secondo palo, ma la palla esce di poco.

Al 33° passa l’Empoli, che lavora bene sulla fascia sinistra; Lodi effettua un traversone e la palla arriva sporca a Vannucchi (non impeccabile la disposizione dei nostri difensori) che non ha difficoltà a mettere in rete.

Non si placano le voci dei genoani, ma l’Empoli dopo poco ha l’occasione per raddoppiare; un rapido contropiede porta Buscè (anche a seguito di uno scivolone di Gargo) a colpire dentro l’area, da posizione un po’ defilata sulla destra e coglie il palo. Il pallone   finisce nei piedi di un compagno, che fortunatamente s’impappina e l’occasione sfuma.

 

Il Genoa non ci sta e si scuote. Al 37° Lazetic viene ammonito per simulazione, ma il serbo viene colpito effettivamente sulla tibia dentro l’area e questo sarebbe stato un possibile rigore. Errore di Rodomonti. Un minuto dopo è Stellone a provare il tiro che viene fermato da Balli.

Ma al 40° il Genoa perviene al pareggio : Milito entra in area e tira, ma Balli respinge; arriva Brevi sul pallone e lo allunga per il Principe, che – di sinistro – segna. Si alza forte l’urlo dei tifosi. L’Empoli subisce il contraccolpo e al 41° c’è una bella iniziativa di Stellone, con la palla che finisce fuori di poco. La squadra rossoblu capisce che può finire il primo tempo in vantaggio e passa ancora al 43° : Zanini crossa una palla lunga su punizione, cercando l’uomo sul secondo palo. Intercettano di testa i difensori toscani, ma il pallone finisce a capitan Tedesco, il quale non esita un attimo a tirare forte ed angolato, portando sul 2 ad 1 la sua squadra. E’ qui la festa e la gente esplode di gioia nel vedere la propria squadra sovvertire completamente una situazione che la vedeva in svantaggio fino a pochi minuti prima. C’è ancora tempo per un’azione di Milito, che per poco non riesce a servire Stellone libero in area.

 

Prova subito l’Empoli nel secondo tempo ad impensierire Scarpi, ma senza successo. Al 6° Stellone batte forte su punizione, ma il tiro, centrale, viene neutralizzato da Balli. E’ nervoso il portiere dell’Empoli che poco più tardi viene ammonito, insieme a Milito.

E’ infruttuosa la parziale supremazia territoriale dell’Empoli. Il Genoa controlla e aspetta l'attimo per colpire in contropiede. L’occasione propizia arriva al 20°, con Lazetic che conquista palla nella nostra metà campo. Parte forte il serbo e fa secchi gli inseguitori, i quali evidentemente non hanno in dotazione il suo stesso cambio sequenziale. Nikola cede la palla a Stellone, che – largo sulla destra dell’area – mette prontamente in mezzo, dove Zanini decide di regalare ai suoi tifosi un numero d’alta scuola, colpendo di tacco e indirizzando la palla nell’angolo della porta di un esterrefatto Balli. E’ l’apoteosi in campo e sugli spalti. Insiste il Genoa e va vicinissimo alla quarta segnatura : Stellini crossa per Tedesco che colpisce di testa e prende in pieno la traversa.

Al 27° esce Zanini per Gemiti. Al 28° si registra una papera di Scarpi, forse anche un po’ tradito dal terreno, che non trattiene un innocuo pallone e concede a Vannucchi l’occasione per riportare l’Empoli in partita. Ma c’è poco tempo per respirare. Al 29° Gemiti serve Stellone in area, il quale in semirovesciata dà l’illusione del gol. Ottima uscita questa volta di Scarpi al 30° che neutralizza una palla pericolosa. Al 34° entra Lamouchi, che sostituisce Lazetic. L’ultimo vero brivido viene regalato da Sottil, il quale prima rinvia male un pallone e poi non riesce a metterci una pezza di testa; Dedic, da poco entrato, tira un insidioso diagonale che esce di poco, senza che Vannucchi riesca a deviare. Ultima sostituzione di Serse Cosmi al 42° : esce Milito ed entra Caccia. Cinque sono i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Il tempo extra viene gestito molto bene dai rossoblu che non concedono spazio ai toscani. Arriva il triplice fischio e la festa può continuare.

 

Oltre ai citati protagonisti, menzione particolare meritano : Lamacchi, Stellini (che s’impegna molto in un ruolo non suo), Brevi e un indomito Stellone.

Peggiore in campo Rodomonti, autentico “barone” dell’arbitraggio. Interpreta male alcune situazioni, distribuisce peggio i cartellini gialli (ingiusto quello a Sottil, evitabile quello a Milito) ed è spesso lontano dalle azioni che contano.

 

Il Genoa è saldamente primo e vince meritatamente un big match assolutamente non facile. Si riparte il giorno della Befana...buone feste a tutti!

amico_fragile

Immagini dalla Nord

Un "bentornato" ironico dalla Nord, al grande pubblico di ieri

 

"Pardo" Abbadie posa per i fotografi ... sullo sfondo i Distinti strapieni

 

Abbadie saluta la Gradinata Nord

 

Il riscaldamento del Genoa ... la Gradinata Sud è stracolma

 

La Nord è una "Bolgia!"



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"VITTORIA A TINTE FORTI" | 7 commenti
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Re: VITTORIA A TINTE FORTI
di RABAX il 21/12/2004 18.10

Concordo con Massi, Loredana non solo non sei pesante, ma dimostri a tutti, una volta di più, cosa sia il tifo per il Genoa, davvero una fede, bella genuina, sentita, insomma un qualcosa di diverso da tutti gli altri. Quello striscione un po' ironico, ma educato esposto per un tempo nella nord e poi ritirato è un segnale esplicito di tanto "speciale" attaccamento. Il Genoa non si abbandona, soprattutto nei momenti difficili, non c'era scritto ma, fra le righe, ho letto anche............per favore non fatelo più…….. Non so se verremo ascoltati, preferisco pensare che sarà ancora il Genoa capace di attirare tutta la sua gente perché continuerà a far bene. Dobbiamo forse capire che non proprio tutti dei nostri vivono la passione per il Grifo come moltissimi di noi, temo sia una cosa improbabile. Personalemte però avrei qualche difficoltà ad esteriorizzarlo, ne credo giusto farcene pubblico vanto, semmai provo davvero tanto piacere quando sono gli altri a dirlo, a riconoscercelo. Tal volta avviene, leggi il Presidente Preziosi, leggi Cosmi, leggi sempre più di frequente i giocatori (Milito, magari anche un po' ruffianello, dice che certi spettacoli di tifo non si vedono ne in Argentina, ne in nessun'altra parte del mondo), leggi certi commenti sempre più frequenti su giornali e Tv. Ecco forse quello che volevo dire quando parlavo di primogeniture era solo questo che volevo intendere, è cioè che se stanno "accorgendo" e che proprio non abbiamo bisogno di dirlo noi, perché “cosa sono” i tifosi del Genoa oramai lo hanno capito in tanti, davvero. Per me così è molto più bello, ma va bene tutto lo stesso, per carità.



Re: VITTORIA A TINTE FORTI
di Massiantidoria il 21/12/2004 15.02

Ciao a tutti, no CHIARA80 non sei pesante, hai scritto cose giustissime ed esempi tra il presente ed il passato, che non è lontano anzi c'è appena stato... Tutto questo dovrebbe far riflettere molto i critici, si perchè sembra strano ma ci sono, e vabbè. Cmq è stata una partita ricca di emozioni, e la squadra ha dimostrato ancora una volta di avere una cosa fondamentale: CARATTERE, oltre ad ottime individualità, e se solo il gol di tacco di Zanini fosse stato siglato in serieA oppure da qualcuno dell'altra squadra di ravatti, chissà quante smancerie ma è lostesso... Mitico il Mister, sto vivendo un sogno vederlo sulla panchina rossoblù, che stupendo il pubblico che riempiva il Ferraris, che bello emozionarsi per qulacuno di cui avevi sentito solo parlare e che non avevi potuto ammirare, e solo la gioia dell'applauso vedendolo a bordo campo che ti fa venire il nodo alla gola. Saluti a tutti i compagni di partita CHIARA80SIGNO77MRBEANSRUTTOLIBERO:-) grazie Ema per ciò che hai scritto, è stato un piacere per noi davvero, un bacione a Matilde. Saluti rossoblù a tutti, Massi





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