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il Grifone in campoSI RICOMINCIA DA 50
21/02/2005

Vicenza 2

(45° p.t. Schwoch, 45° s.t. Vanoli)

 

Genoa   2

(27° s.t. Moscardi [aut], 36° s.t. Milito)

 

Il Genoa arriva a quota 50, cioè il numero di punti che era alla sua portata già dalla trasferta di Pescara, e curiosamente ritorna a casa anche questa volta con un 2-2 fuori casa che ha un sapore simile, ma una sostanza completamente diversa. Fa rabbia concedere due gol all’avversario proprio sullo scadere dei due tempi, ma questa sera il rimpianto deve lasciare il posto alla consapevolezza di essere tornati ad esprimersi con autorità. Alla fine è un pari su un campo difficile, contro una squadra tranquilla ed in salute. Tutto sommato una serata con più luci che ombre.


Alla vigilia dell’incontro molti genoani avrebbero sottoscritto un pari, anche brutto e sofferto, pur di interrompere la mini serie negativa iniziata a Salerno. Ritorniamo a casa con un punto, al termine di una partita combattuta e che, nell’arco dei novanta minuti, ha avuto un’impronta più rossoblu che bianco-rossa. Cosmi deve rinunciare a : Tosto, Lamacchi, Stellini, Tedesco, Brevi, Lamouchi. Deve cambiare per l’ennesima volta l’assetto difensivo (Gargo va a destra, Sartor viene dirottato a sinistra) e deve schierare un centrocampo inedito nella coppia centrale (Rimoldi e Italiano).

 

Ci si attende una risposta dalla capolista in termini di atteggiamento in campo e la squadra in effetti nei primi 20 minuti tiene nella propria metà campo il Vicenza. Dopo aver lasciato per troppe volte l’iniziativa agli avversari in questo girone di ritorno, il Genoa decide di interrompere questa cattiva abitudine. Facciamo tutto bene fino ai sedici metri, ma poi c’è sempre qualcosa che s’inceppa nei momenti decisivi e per questo motivo non creiamo grosse palle gol, se non al 10°, quando Zanini si trova in buona posizione per battere a rete, ma tira alto.

Poi è il Vicenza che tenta di costruire qualcosa ed è bravo Sartor al 22° ad intercettare un passaggio insidioso di Schwoch per Bonanni. Alla mezz’ora Bonanni è in condizione di segnare, ma il suo tiro è centrale e Scarpi devia in calcio d’angolo.

Non è contento Cosmi di come si stanno mettendo le cose e chiede a Rimoldi e Italiano di verticalizzare di più. Zanini non incide come altre volte e fatica a trovare la posizione in campo.

Il primo tempo sembra orientarsi verso una conclusione a reti bianche. Al 38° Scarpi sbaglia l’intervento su un innocuo traversone e Sartor deve mettere in angolo. E’ la prova generale del gol che arriva per i padroni di casa all’ultimo minuto della prima frazione di gioco. C’è un bel cross dalla sinistra, ma Scarpi si dimostra indeciso; prima accenna all’uscita, poi ci ripensa, concedendo a Schwoch, che sorprende Sartor,  un’invitante palla alta. L’attaccante accetta l’invito e porta in vantaggio la sua squadra.

 

Il secondo tempo inizia con due brividi per il Genoa. Al 3° minuto è bravo Rosetti che vede la simulazione di Gonzalez in area, in cerca di un rigore. Al 6° Sartor appoggia debolmente all’indietro e Schwoch s’impossessa del pallone. Scarpi questa volta esce bene a terra, coprendo lo specchio della porta e, stando attento a non toccare il vicentino, devia in angolo.

 

Cosmi decide che la partita di Zanini può finire e manda in campo Gemiti e, cinque minuti più tardi, fa entrare Carparelli al posto di Sartor. Indietro si gioca a tre e le fasce sono ora presidiate meglio dai rossoblu. Arrivano le prime concrete occasioni da gol. Al 16° c’è uno scambio tra Milito e Carparelli e quest’ultimo tira alto di poco. Al 22° c’è una mischia in area dei padroni di casa, senza che i nostri riescano a trovare la deviazione vincente.

Al 27° arriva il pareggio : Carparelli riceve palla su azione di calcio d’angolo e tira prontamente; Sterchele tocca leggermente e la palla va prima sul palo e poi rimbalza sugli stinchi di Moscardi, finendo finalmente dentro.

Raggiunto il pareggio, il Genoa dimostra che il calcio è un gioco nel quale la componente psicologica è spesso predominante su tutto il resto. Improvvisamente certe giocate che sembravano essere sparite dal nostro repertorio ritornano a diventare fluide e sfioriamo nuovamente il gol. Ritorna più tranquillo il Genoa e crede nelle proprie possibilità di vittoria.

Più di tutti ci crede Milito, il quale al 36° decide di ricordare a tutti che il Principe è lui. Riceve palla da Stellone, resiste ad una carica e ipnotizza 4 difensori che non possono far altro che ammirare il tiro dell’argentino che dal limite dell’area indirizza il pallone sotto l’incrocio dei pali.

 

Il Genoa ha in pugno la partita, non solo perché mancano pochi minuti alla fine e sembra controllare bene gli ultimi sforzi del Vicenza che manda in campo anche Margiotta. Purtroppo, però, proprio allo scadere del tempo regolamentare, concediamo un evitabile angolo ai padroni di casa. Sugli sviluppi del corner, Fissore sbuccia la palla che arriva a Vanoli, il quale ha il merito di tenerla bassa, ma anche la fortuna che nessuna gamba riesca a deviare il suo tiro, che per altro non appare irresistibile.

 

Peccato, perché una vittoria sarebbe stata molto importante. Abbiamo il rammarico di aver concesso due gol evitabili ai nostri avversari (il secondo comunque è molto fortuito), ma è anche vero che abbiamo segnato due gol importanti. Il primo è un segno di caparbietà; il secondo dei grandi valori tecnici di cui questa squadra è portatrice. Ma ci sono altri segnali confortanti questa sera. Innanzitutto il ritorno ad una forma fisica accettabile (e si è giocato a lungo a ritmi alti). Poi il ritorno al gol, dopo oltre 400 minuti di astinenza e infine il fatto che certi uomini potranno essere importantissimi da qui alla fine (Rimoldi, ma anche Carparelli e Gemiti, sono andati bene). Per altri serve ancora pazienza, ma piano piano recupereremo tutti gli infortunati e allora ne vedremo delle belle.

Ripeto, questa sera, mi sarei accontentato anche di un pareggio stentato. E’ arrivata invece una quasi vittoria, che sarebbe stata meritata. Non voglio farmi condizionare troppo dal risultato e scrivo quello che avrei scritto se si fosse vinto : il Genoa ha ricominciato a trasmettere un segnale forte e chiaro.

 

amico_fragile

 



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"SI RICOMINCIA DA 50" | 7 commenti
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Re: SI RICOMINCIA DA 50
di chiara80 il 21/02/2005 23.25

Si è cancellato il messaggio di prima...i miei soliti pasticci :-) va beh volevo solo informare Mr Beans che aveva ragione, niente caffe borghetti in compenso c'era il vin brule :-)(sempre che si scriva cosi) volevo esprimere, senza ripetermi troppo , la mia totale serenità e fiducia in questa squadra, ringraziare chi era a Vicenza (con un pensiero questo lo aggiungo per chi non ha potuto esserci) soprattutto per il fatto di avermi permesso di godere della partita e della gradinata senza insulti, fischi e rompimenti vari...Zero ore di sonno, e praticamente subito in ufficio ma è stata una bella trasferta davvero ! Notte a tutti e sempre forza Genoa ps. ho rivisto la partita, il gol di Milito è stato veramente strepitoso e Carparelli ha davvero fatto una buonissima prestazione. Sono contenta per Marco. Lo merita



Re: SI RICOMINCIA DA 50
di cosma il 21/02/2005 19.37

Eccomi finalmente qua! Ogni tanto Cosma riemerge dalle sudate carte e riesce a scrivere due righe per gli amici di Genoadomani. Grazie, anzitutto, al nutrito drappello di amici che ha seguito il Grifo in questa impresa serale, a costo di tornare, questa mattina, direttamente sul posto di lavoro. La fede rosssoblù è davvero unica ( ma il dirlo è davvero superfluo). Credo che questa partita meriti un breve commento a incoraggiamento di quei tifosi che, troppo presto, si sono lasciati andare a una (peraltro comprensibile, trattandosi di Genoa) troppo fretolosa preoccupazione per le sorti del campionato in corso. L'incontro di ieri sera, infatti, ha testimoniato che il Grifo, con la sconfitta interna con il Perugia, aveva toccato il fondo della naturale flessione e che la strada della ripresa è iniziata. Abbiamo, infatti, visto trame di buon gioco e molti giocatori in recupero di forma fisica. Inoltre, tra i"gregari" di lusso, buona è apparsa la conferma di Lucas Rimoldi ed ottimo il ritorno del simpaticissimo Carpa . Zanini ha confermato di essere elemento determinante nell'assetto del centrocampo di questa squadra pur non essendo certo al top della forma fisica; credo che tutti abbiamo potuto apprezzare l'abnegazione che questo giocatore ha mostrato in campo con il Vicenza. Domenica rientrerà Lamacchi, presto, ci auguriamo, Stellini e , a seguire, Tosto : la squadra rossoblù, sta, dunque, ricomponendo quel mosaico tattico che ancora oggi permette al Grifo di essere IL CAPOLISTA e, così,Tedesco & c. potranno riprendere il proprio cammino forse a una velocità meno sostenuta che nella seconda parte del girone di andata, ma comunque, sono convinto, insostenibile per le immediate inseguitrici. A proposito di queste ultime: da quanto dura la flessione del Perugia e del Torino? e quanto è durata quella dell'Empoli? Nessuna di queste squadre ( parlano i risultati) ha dato segni di ripresa così celermente come il Genoa. E questo è un ulteriore segno della superiorità tecnica e quantitativa dell'organico capitanato da Mister Cosmi, rispetto alle altre compagini della cadetteria. Naturalmente la partita con il Bari dovrà essere il secondo e decisivo passo della nuova partenza verso il traguardo del primato. Forza Grifo!



Re: SI RICOMINCIA DA 50
di eugenio il 21/02/2005 19.21

Torno da Vicenza con la convinzione che il peggio sia passato, abbiamo disputato una buona partita e abbiamo regalato 2 goals. Il goal di Milito da solo vale il prezzo del biglietto e la soddisfazione di poter dire IO c'ero. Il principale problema in questo momento è il portiere. Scarpi , senza volergli buttare la croce addosso è in un momento no. Il goal preso con il Perugia è un suo errore , ed il primo di Vicenza è stato nuovamente un suo errore "esco non esco e Swoch di testa la mette in rete". Anche in altre occasione sulle uscite non ha dato quella sicurezza necessaria ai suoi compagni della difesa. Un momento cosi. Speriamo di rivedere il miglior Scarpi al più presto. E domenica prossima con il Bari "non c'è trippa per i gatti". Ciao a tutti.



Re: SI RICOMINCIA DA 50
di ruttolibero il 21/02/2005 18.57

Il gol capolavoro di Milito ha completato una rimonta che sembrava veramente una chimera quando le squadre erano rientrate negli spogliatoi dopo il vantaggio del Vicenza.
Gli sguardi in gradinata erano demoralizzati, ma c'era anche la rabbia di trovarsi in svantaggio dopo essere stati per quasi tutto il primo tempo nella metà campo avversaria ... senza essere incisivi.
Sotto quest'ottica fa meno male di altre volte il "solito" patatrak finale, con altri due punti gettati al vento.
La squadra ha reagito "da capolista" nel secondo tempo ed un peso determinante lo ha avuto, lasciatemelo dire, Marco Carparelli. E' indubbio che dopo il suo ingresso, magicamente le occasioni da rete sono fioccate. Un buon segnale quindi.

Stasera non voglio criticare chi ieri ha commesso dei gravi errori (e preciso che per me Cosmi non è tra questi).
Quello che vorrei sentire domenica pomeriggio è un grande ... grandissimo incitamento per Alessio Scarpi. E' evidente un suo momento di insicurezza, senza togliere che nel girone d'andata è stato sempre bravo e puntuale negli interventi. E' il nostro portiere ... va sostenuto



Re: SI RICOMINCIA DA 50
di RABAX il 21/02/2005 16.51

E' stata un trasferta difficile, anche per i tifosi che hanno seguito la squadra. Alla partenza, sulla base dei vari bollettini meteo, 103,3 e quant'altro, scherzando ho detto.....speriamo di non fare la fine dell'armata di Russia. Il viaggio d'andata è invece risultato tutto sommato liscio e la situazione a Vicenza era quasi ideale, un po' freddo, normale di questi tempi, ma non troppo umido ed un campo in discrete condizioni. La formazione era quella annunciata, Brevi se n'era già tornato a casa e Cosmi ha gettato nella mischia Rimoldi, confermando gli altri a parte Thiago sostituito da Sartor, spostato a sinistra con l'ingresso di Gargo sulla fascia destra. Il Genoa ha preso saldamente in mano il centro campo grazie soprattutto al dinamismo ed alle belle giocate di un positivo Rimoldi. Italiano ci ha messo un po' di più ad ingranare, ma nel secondo tempo ha meritato un bel voto anche lui. L’attacco era abbastanza temibile negli affondi, anche se, parlo del primo tempo, mancava quel pizzico di cattiveria e di determinazione che è quella che ti porta al gol. Resta la difesa e qui, purtroppo, non se può parlare bene, perché l'impressione, ogni volta che loro venivano avanti, era di poca sicurezza. Difatti, dai che ti dai, hanno finito per farci il gol e sono andati in vantaggio non del tutto immeritatamente. Personalmente ho visto molte squadre più incisive e determinate di questo Vicenza, ma tantè alla fine del primo tempo eravamo sotto. Mi fermo qui, anche per Tv immagino ci si sia resi conto bene di tutto. Impressioni sui singoli. Sartor a sinistra nel primo tempo ha dato una certa spinta, tra l'altro mi è sembrato (e probabilmente è) un sinistro naturale, insomma senza strafare lasciava ben sperare. Nella ripresa invece si è un po' perso sino allo sciagurato passaggio indietro, preda di Swooch che ha fatto imbufalire Cosmi che lo ha sostituto con Carparelli passando dallo schieramento a quattro a quello a tre. Poi un mezzo (speriamo) infortunio a Zanini ed è entrato anche Gemiti e la squadra è cominciata a crescere sino al meritato e caparbio pareggio propiziato da Carparelli per arrivare alla prodezza di Milito che ha entusiasmato e riempito di gioia e di orgoglio tutti i non pochi genoani presenti al Menti. Infine l'ennesima doccia fredda finale, gol fotocopia di Cesena, propiziato da un calcio d'angolo evitabilissimo causato da un Sottil, sino a quel momento impeccabile, che con quell'entrata sbilenca ha fatto a sua volta imbufalire il Mister che ha tolto il giocatore. Pareggio in definitiva giusto, certo che oramai al 90 con un minimo di maggior attenzione non era difficile portare a casa i tre punti. Invece abbiamo dovuto assistere, per l'ennesima volta, all'esultanza dei tifosi avversari per un pareggio "casalingo" strappato in zona Cesarini. Detto con franchezza quello che c'era da dire sulla partita, è giusto anche sottolineare che lo stato d'animo del viaggio di ritorno era di certo migliore di quello dell'andata. Ben diverse, purtroppo, erano invece le condizioni atmosferiche, segnaletica coperta di neve ( e penso che non tutti potevano contare su un autista con i fiocchi come l'amico Eugenio) e strada piena di neve. Noi siamo arrivati alle tre di notte, partendo quasi subito e con una sola breve sosta, spero che per altri non ci siano stati problemi ancora maggiori. Chiudiamo con le note positive che si chiamano Rimoldi, Italiano, Carpareli e, soprattutto, il ritorno del Principe al gol. Bello vedere la sua gioia irrefrenabile per essersi finalmente sbloccato, pazienza per l'ammonizione, peccato veniale che, per una volta si può perdonare, anche perché dimostra, se ce ne fosse bisogno, il suo attaccamento alla squadra, e la sua volontà a contribuire al raggiungimento del traguardo. Alè Grifo!



Re: SI RICOMINCIA DA 50
di Mr_Beans il 21/02/2005 12.04

Io sono esaltatissimo per questo 2-2 perchè è arrivato DOPO che avevamo rovesciato il risultato. La squadra, come ha sempre fatto, LOTTA sempre! E col Bari daremo un altro segnale importante, ne sono sicuro! ...gli altri possono rimettersi l'animo in pace! Alla faccia dei gufi! Ah, savo per dimenticarmi ...complimenti a Carparelli, sono contentissimo che abbia dimostrato che serve anche lui! Bravo Marco! SBRANA GRIFO, SBRANA!



Re: SI RICOMINCIA DA 50
di Nemesis il 21/02/2005 02.13

Se ne parla poco, ma è sotto gli occhi di tutti: l’influenza di quest’anno fa il record di contagi, ma il vaccino non serve quasi a nulla perché il tipo di virus è diverso da quello che ci aspettavamo. E così siamo andati a Vicenza con l’antidoto per la depressione e le sconfitte; invece ci ha colpito il malanno di sempre: un goal al 90°. Volevamo uscire dalla crisi e l’abbiamo fatto; volevamo tornare quelli di prima? E infatti ci siamo riusciti, esattamente come a Pescara, Cesena, Triestina, Arezzo, Perugia, Modena. Ma sarebbe ingeneroso non gradire il pareggio, che avremmo firmato prima della partita e avremmo invocato dopo il primo tempo. Una partita segnata da fatalità, errori, misteri e… Milito. L’autorete di Moscardi è la nemesi storica; era il sogno represso di tutti quei Genoani che invocavano il favore di un’autorete clamorosa, casuale e ingenua: finalmente è arrivata. Ora manca un nostro goal in fuorigioco pazzesco, un rigore regalato dall’arbitro e una vittoria al 94°. Per una curiosa coincidenza, anche all’andata il Vicenza ci regalò un’autorete, su tiro di Lazetic. Fatalità anche sul pareggio biancorosso, un tiro da giochi senza frontiere: Vanoli gioca il jolly e imita il cricket facendo passare il pallone fra dodici gambe aperte e le due di Stellone chiuse, e ferme. Quanto agli errori, bisogna andare in ordine gerarchico e partire da Cosmi che ha mostrato di non essere infallibile. Continua la sagra dei fuori ruolo, e Sartor a sinistra sembrava un Eschimese all’equatore; impreciso negli appoggi e debole in marcatura, e preferirlo a Thiago è stata un’opinione come un’altra, ma non la mia. La colpa del primo goal vicentino la do però a Scarpi che prima accenna all’uscita, poi si pente e resta in porta dicendo “ci penso io”; invece si fa infilare sul primo palo, e questo è grave. Il buon Scarpi ormai esce pochissimo e invece dovrebbe essere la sua prerogativa; con una difesa non impeccabile, basterebbe una respinta di pugno; dovrebbe dominare l’area piccola, perché è alto e agile, ma nel metabolismo non ha quell’ormone. Perugia e Vicenza, due goal subiti per mancate uscite su cross abbordabili. Neanche Gazzoli l’avrebbe fatto ma, appunto, lui è stato massacrato. Il mistero in campo, a parte le scelte iniziali di Cosmi (poi corrette), era uno solo: come direbbe Lucarelli, l’uomo che in Tv racconta i gialli… è un mistero Italiano. Come non averlo. Famoso per i tiri da lontano, non tira mai, e se tira è peggio; famoso per i lanci lunghi, non ne fa uno; non contrasta, non difende, corre poco, non si inserisce; qualche passaggio di 10 metri, spesso in orizzontale. Certo, deve ambientarsi, ma siccome a Verona era titolare, mi aspettavo qualcosa di diverso da un Cozza con meno classe e più salute. Quarta cosa, Milito. Del suo goal ne parleremo per mesi o almeno finchè una rete ancor più straordinaria non allungherà la sua serie. Una giravolta a velocità di playstation, uno slalom ficcante, un tiro da biliardo con palla in fico. Uno squarcio di luce, un fuoco artificiale, una magia complicata eseguita con la semplicità più disarmante. Un felino, una molla rilasciata dopo averla caricata per settimane, un principe a cui si può dire solo una cosa: Milito… nun ce lassà. L’unico piccolo neo, che per il mio modo di interpretare il calcio non è poi così piccolo, è questa maledetta mania di svestire la maglietta; su questo Cosmi deve imporsi perché il Genoa ha il miglior attacco del campionato, e se tutti quelli che segnano si tolgono la maglia, presto giocheranno i ragazzi perché gli arbitri ammoniscono ( tranne il caso che la maglia sia juventina, come al Viareggio, dove l’arbitro guardava lo streep senza punirlo). Io detesto le manifestazioni esagitate dopo un goal, e ancor di più quelle alla moda, quelle che non hanno neppure il pregio dell’originalità. Sono sfinito dalle mani alle orecchie per stimolare il boato, o al contrario il gesto del silenzio, il bacio dell’anello, l’estirpazione della bandierina e, appunto, questa cretinata di farsi ammonire togliendo la maglietta, sapendolo e facendolo apposta. Poiché ero fra i critici di Carparelli, devo dire che se l’è cavata bene, anche se il fatto che risalti uno con i suoi limiti non è certo un buon segno. Bene Rimoldi, Gargo e Baldini: spero che l’argentino salga nella considerazione del mister. Concordo con Amico Fragile sullo sblocco psicologico che i nostri goal ci hanno dato, e tutto va visto alla luce di un piano inclinato sul quale stavamo scivolando e che invece sembra raddrizzarsi. Sono molto fiducioso per la prossima con il Bari, che tra l’altro ha battuto un Verona senza 8 titolari e che verrà a Marassi più tranquillo; e anche il Genoa sarà più tranquillo ma, spero, più determinato.





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