Quello conquistato dal Grifone (lo abbiamo capito subito, viste le circostanze, e lo confermiamo dopo il posticipo) è un punto "pesante", non c’è che dire, e un altro punto "pesante" per il definitivo disbrigo della pratica sarà indubbiamente quello di Crotone, per poi tornare ai distacchi abituali e presentarsi da capolista indiscussa al confronto di Empoli.

Consideriamo, poi, che mentre l’Empoli riesce a vincere a fatica col fanalino di coda del campionato nei minuti di recupero e giocando per mezz’ora in superiorità numerica, il Genoa al posto di Pantanelli si trova davanti Berni in funzione di portiere "paratutto" e l’arbitro Dattilo che -come giustamente ci ricorda Riccadonna- non è neppure lontano parente del grande Generoso Dattilo ed anzi si limita ad "usurparne" il cognome.

Senza dimenticare che chi viene al Ferraris ed in genere chi gioca col Genoa di questi tempi sembra sempre che giochi "la partita della vita". Leggiamolo come un unanime riconoscimento della superiorità del Grifone.

Ma intanto il traguardo si avvicina ed ormai mancano solo sei settimane alla chiusura di questa kermesse di seconda serie che non ci appartiene più. Che volete che sia un mese e mezzo di pazienza per festeggiare finalmente il nostro trionfo? E già questo stesso mese di maggio può essere quello decisivo.

Con buona pace degli eterni pessimisti.