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dalla redazioneColloquio tra cielo e terra
11/01/2007

 

- Anche tu qui, Silvio? Che piacere rivederti!
- Eh, sì, ogni tanto ci si ritrova, in questi vecchi posti. Mi ci hanno quasi trascinato, per così dire. 
- Sembra strano, ma un poco di nostalgia si sente sempre, e quando si è sparsa la voce di questo incontro...
- Caro Viri, ritornare alle origini tocca l'anima.

 


- Ne abbiamo fatta, allora, di strada, tutt'e due, eppure si ricorda con più piacere il primo periodo passato nella nostra piccola città. Lo penserai, credo, anche tu, che hai fatto una vita più varia e hai conquistato il massimo.
- Oramai questi ricordi sono futili, come tutto il resto di questo basso pianeta, eppure, adesso, mi sembrano ancora importanti.
- Non so se lo ricordi, eri ancora bambino, ma è proprio in quell'angolino che una volta riuscii a battere il loro portiere...sai, quello con le braccia lunghe che sembrava un gatto e non aveva paura di niente...
- Eh, via, adesso non mi cadrai in peccato d'orgoglio!
- Per carità, era tanto per dire. Non si può starsene tranquillamente distesi al di sopra di questa antica tribuna senza pensare alla storia.
- Certo. Altrimenti non saremmo qui. Appena è circolata la notizia tra le nuvole, in tanti si sono precipitati.
- Ora non fare giochi di parole. Ma attento. Oramai stanno per entrare. Mi batte il cuore (faccio per dire) al pensiero che stiamo per rivedere le nostre famose  bianche casacche, di fronte a quegli altri due colori di tante epiche battaglie, su questo medesimo campo. Sento già il nimbo fremere.
- Logico. Siamo composti di luce eterea che vibra. Però mi hanno anche detto che una volta picchiavate come fabbri ferrai.
- Ma tu dovevi esserci, quando il nostro capitano si rimboccava le maniche. L'ultimo quarto d'ora era solo nostro. 
- Guarda: continuano ad arrivare. Non vogliono perdersi questa rivitazione. 
- Sì, li distinguo. Hanno l'aureola che riflette due colori. Ecco: entrano le squadre. Ma che vedo? E' il Genoa, quello? Il Genoa coi calzoncini bianchi? E' impossibile! Ma perché? Per quale motivo?
- Neanch'io ho mai visto il Genoa coi calzoncini bianchi. Avevano sempre una divisa uniforme. Così sembra il Bologna, o il Catania. Non mi piace. 
- Hai ragione. Pensa che io ero venuto proprio per rivedere il vecchio insieme di colori. E' distorto, c'è qualcosa che disgusta, lo sento nel mio nimbo. Il senso della storia se ne va. Sai che ti dico? Ci rinuncio. Me ne torno lassù. Noi siamo fatti di colori eterei oramai e la mancanza d'armonia ci fiacca la luminosità. E' meglio andarsene. Ciao, ci vediamo.
- Ah, vengo via anch'io. Siamo venuti a vuoto. Questo spettacolo non mi rievoca più niente e io non vorrei perderci trasparenza. 

   
Mi è sembrato di sentire come l'aria vibrare, disse un fanciullo.

 

vir

  
There are more things in heaven and earth, Horatio,
Than are dreamt of in our philosophy.

 


 



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"Colloquio tra cielo e terra" | 0 commenti
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