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il Grifone in campoHa vinto la severità dell'arbitro
18/02/2008

Genoa                0

Sampdoria         1  (Maggio, 42' st)

 

I cuginastri, in superiorità numerica dopo l'espusione di Danilo, s’aggiudicano lo spareggio “Uefa” con una mezza autorete, ma obiettivamente non rubano nulla anche se il Genoa, per molti la squadra più brillante, avrebbe ampiamente meritato almeno il pareggio.

 

 


Perdere non fa mai piacere, meno che mai una stracittadina ed a pochi minuti da termine, ma può succedere e ci se ne deve fare una ragione.

Forse ne soffrirà un po' di più chi aveva messo grandi speranza su questa gara e si aspettava una vittoria travolgente che ci desse il là alla rincorsa alla Coppa Uefa.

Più cauto, il Presidente Preziosi (complimenti davvero per il nuovo sito e la TV interattiva) che, a mio avviso, aveva probabilmente inquadrato meglio quest’incontro e, più in generale, questa nostra stagione da neopromossi nella serie maggiore.

Per qualcuno quella sua intevista sul canale webb era, quasi, mettere un po’ le mani avanti.

Credo, invece, che, senza escludere ne rinunciare a niente, quel sano condivisibile realismo (atteggiamento che mi ha anche fatto pensare a quello di una "mamma" verso il proprio figlio) aiuterà ora a superare meglio l’impasse ed i contraccolpi inevitabili quando ti capita la “disavventura” di perdere un derby.

Quando vinci hai sempre ragione, meno se perdi ed ecco allora che non ci negheremo neppure chi vorrà mettere sul banco degli accusati, almeno sino al prossimo risultato positivo, il bravo Gasperini.

In effetti, non sempre ci si azzecca e, forse, qualcosina di differente si sarebbe anche potuta tentare.

Due decisioni in particolare, immagino, saranno oggetto di qualche discussione.

All’inizio Di Vaio in campo e Leon in panca.

Nel secondo tempo, quasi subito, dentro Lucho e nuovamente no a Leon.

Non c’è controprova, ma visti i risultati, non sarebbe stato meglio gettare nella mischia l’imprevedibile honduregno?

Non escudo, anzi, che il Mister abbia avuto e già spiegato le sue buone ragioni (ho poco tempo per la TV e comunque, un po’ faziosamente, mi ci metto davanti solo quando si vince).

Di Vaio sicuramente è in buon momento di vena, mentre l'altro, forse, non è ancora al massimo.

Il Gasp, magari, può aver temuto che Leon potesse anche essere un po’ condizionato a dare il massimo contro il tecnico che lo ha definitivamente valorizzato in quel di Reggio Calabria.

Più verosimilmente avrà avuto in mente di farlo entrare a sorpresa nel corso del secondo tempo, ma, purtroppo, hanno rovinato i suoi piani la foga un po' scriteriata del giocatore e la severità del pur bravo ed autorevole arbitro bolognese Rizzoli che ha espulso Danilo.

Più brillante il Genoa?

Forse si, per quello che conta.

Giusto però sottolineare le buone prove soprattutto di Konko e di Criscito, entrambi sempre meglio.

E’ stato buon profeta quel genoano che avevo vicino nei distinti ad urlare ben prima del “misfatto" …rimettete Konko su Cassano (carattere così così, ma gran giocatore, che, visto da vicino, mi è parso più piccolo di come me lo immaginavo, di statura fisica intendo, quasi un “nanetto”, però che giocate).

In effetti, sia pure in parità numerica, ci siamo difesi molto meglio, quando in campo avevamo solo due difensori di ruolo più, appunto, lo straordinario Konko che non dopo l’ingresso dei due “specialisti”  Bovo (in un momento non di grande spolvero) e Lucarelli.

Anche se, oramai, un po’ abituati a giocare in inferiorità numerica (dipenderà dall’aggressività del nostro gioco?), questa volta abbiamo patito abbastanza e non siamo purtroppo riusciti di nuovo a portare in porto un risultato positivo, ma qui, ammettiamolo, la differenza l’ha fatta il “nanetto” di Bari vecchia.

Di Vaio bene all’inizio si è poi un po’ perso, non straordinario come al solito Borriello che, in ogni modo, si batte sempre con apprezzabile impegno.

Grandi lottatori in mezzo al campo anche Paro, Juric  (a volte un po’ meno preciso del solito nei cross)  e lo stesso “miracolato” Milanetto.

Generosissimo come sempre Capitan Rossi e così via.

Meglio e di più al riguardo ci dirà il nostro “Pagelliere”.

Conclusione.

Anche se ci sarebbe ancora tempo e modo per rimediare (perché escluderlo?) credo che questo passo falso consigli di tenere maggiormente i piedi per terra e ci convinca che, per questa stagione, probabilmente, il traguardo più "ambizioso" (da non intendersi in senso riduttivo, anzi) alla nostra portata è quello di conquistare la salvezza il più rapidamente possibile.

Pazienza anche se gli “altri, magari solo di un’incollatura, sono e, probabilmente per quest’anno, resteranno davanti.

La maggiore esperienza della serie maggiore eccome se conta, fermo restando che mi tengo ben stretti i giocatori della nostra rosa e, a parte il “nano” di Bari vecchia, (e forse neanche lui) ne cambierei ben pochi, oserei dire quasi nessuno, con i loro e, dunque, in prospettiva non vedo proprio nero, anzi.

Alè!

Giancarlo Rabacchi



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"Ha vinto la severità dell'arbitro" | 2 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 19/02/2008


Si difendo Gasperini
di RABAX il 19/02/2008 06.29

anche io, ora che, a freddo, si sono valutate con più calma tante cose ed anche sentite tante parole ed alcuni sproloqui.

Non c'era solo Danilo ammonito e, dunque, la sua sostituzione non era proprio obbligata.

Si poteva togliere una punta, come si fa generalmente in questi casi, ma farlo avrebbe probabilmente accentuato la pressione avversaria e ci avrebbero ancora di più stretti nella nostra area.

Così, invece, hanno dovuto continuare a preoccuparsi anche della loro fase difensiva ed avremmo anche potuto "fregarli".

Non era evidentemente destino che andasse così e tanto di cappello al Cassano giocatore (ma per liberarsi ed entrare da solo in area non ha dato una “bella” e non proprio regolare spinta a due mani credo a Konko?) che ha messo Maggio, un po' goffo peraltro, in condizione di colpire bene di testa con miracolo di Rubinho e poi tirare con forza senza mirare addosso ai nostri rimasti fermi a difesa della porta.

Anche qui troppo facile dire che sarebbe bastato avanzare per "coprire", probabilmente la coordinazione era stata persa nella fase precedente e poi la roulette successiva avrebbe potuto anche far schizzare la palla, ripeto indirizzata a caso, non in rete.

Va detto che avevano avuto poco prima anche un'altra occasione quasi gol per cui, insomma, l'inferiorità numerica è pesata non poco, anzi ha deciso il risultato che vale come tale, ma è parsa abbastanza pretestuosa la  velleitaria tesi che vorrebbe accreditare che la loro superiorità sarebbe iniziata prima dell'espulsione del genoano, comunque pazienza.

I tifosi questa volta sono stati quasi perfetti, (qualcuno sperava ancora maggior calore da parte della Nord, personalmente ho apprezzato molto i canti, l'incitamento ed il sostegno dato alla squadra per tutta la gara).

Meno gli allenatori.

Giustifico un po’ il nostro, non per amor di parte, ma perché una sconfitta nel derby, ed a quel modo, non è tanto facile da digerire.

Mi pare eccessiva la reazione di Mazzarri.

Davvvero difficilmente spiegabile con quelle frasi tanto sgarbate e così esplicite verso un altro allenatore, una vera e propria caduta di stile probabilmente causata dagli "scherani" che aveva intorno e che chissà e come gli avranno riportato le parole del collega. 

Come se non peggio di Baldini, insomma un calcio nel sedere metaforico, anche peggio se vogliamo di quello materiale.

Credo anche che Sky ed in particolare Mauro, il nostro ex presidente dell'era Scerni ci abbia messo tanto di suo.

Ricordo bene (e Mario meglio di me che ci parlò una volta in aereo e me lo raccontò) come il "personaggio" proprio male prese la sua cacciata dal Genoa (dove si era dimostrato davvero un dilettante allo sbaraglio) e disse in allora parole davvero antipatiche non riuscendo a frenare (neppure lui) il suo palese risentimento contro di noi, troppo presuntuoso, infatti, l'uomo per rendersi conto dei disastri compiuti.

Domenica ha probabilmente avuto, pure questo, l'occasione per una un po' meschina rivalsa, davvero piccinerie che non fanno onore.

Infine  che un'iniziativa unica ed originale nel nome e nella forma, positiva e non contro qualcuno, nata, dopo tante abbastanza dure traversie, per dimostrare e festeggiare l'amore per la propria squadra (tra l'altro ideata e realizzata già per due volte da tifosi che animano il nostro sito) possa aver dare lo spunto, addirittura alla stessa società (ancora una volta, se possibile, anche qui meglio i tifosi), per ironizzarci sopra e per di più sul sito ufficiale (ottimo “terzo tempo”!) lascia abbastanza perplessi e denota una imbarazzante carenza d’idee, di spirito e d’ironia.

Ma questa non è una novità, non a caso ....solo copiaaaaare, sapete solo copiaaaare..........

Ciao a tutti.



Quante teste, tante sentenze
di vieux_marcheur il 19/02/2008 01.02

L'esclusione di Leòn dipende dall'aver fatto giocare Di Vaio più di punta, secondo la sua propensione. L'armonia della squadra richiedeva massima compattezza dietro, anche per il sacrificio di organizzare una marcatura alle due punte avversarie.

La parte difensiva infatti funzionava, a metà campo tenevamo benissimo. La scarsezza di incisività all'attacco era la solita di sempre, seppur con la novità di un attacco organizzato su due punte (tanti lo speravano, io compreso); che non ha fatto meglio, ma era una partita e uno schieramento particolare.

Il vero punto debole sono stati i tanti errori di appoggio in manovre d'attacco che sembravano poter schiodare la difesa avversaria: errori di Paro, di Juric, persino di Milanetto e di Criscito nell'eseguire appoggi anche semplici. Troppa tensione? paura di sbagliare? impegno fisico? il terreno?

C'è purtroppo un'altra ragione: ci manca un birillo, dietro gli attaccanti.

Ma stiamo sereni. Non completamente sereni, non abbiamo portato ancora in salvamento la nostra permanenza nella tanto sospirata e finalmente conquistata serie A; ma piuttosto sereni, sì. Qui siamo e qui dobbiamo restare perché c'è un futuro che ci aspetta.

    





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