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dalla redazioneA caldo…a mente fredda
14/05/2013

 

Meglio scrivere “a caldo”, ma cercando di ragionare “a mente fredda”.

Questo è lo stato d’animo del genoano soprattutto quando giunge alla conclusione di una stagione nella quale mille motivi di sofferenza si sono intrecciati, trovando il momento liberatorio solo poche ore fa.

 

Domenica sollecitavo tutti a vedere il bicchiere “mezzo pieno”: ci siamo salvati non all’ultima giornata ma alla penultima e il prossimo campionato sarà il 7° consecutivo in serie A (record eguagliato dagli anni ’50). Oggi sono più disponibile a guardare…il bicchiere.

 

 

 


Allora diciamolo subito: il maggior responsabile della situazione che ci ha portato “a rischio retrocessione” è il presidente Preziosi: e lo ammette anche lui…

 

S’impone, quindi, un deciso cambio di strategia! E non parlo di avvicendamenti societari, di ipotetici sceicchi…

 

Intendo dire che il GENOA non può più essere un eterno cantiere aperto, con ponteggi mai smontati e lavori sempre in corso: se, invece, si continuerà così aspettiamoci molti compratori (o, per meglio dire, predatori) dei pezzi pregiati residui.

 

Chi si accosta al GENOA per comprare o per vendere deve sapere che ha a che fare con una Società che vuole crescere, che si pone degli obiettivi. Spesso si porta l’esempio dell’Udinese: e perché mai il GENOA non può praticarlo e non solo enunciarlo?.

 

Bando, quindi, alle compravendite “semestrali”, bando al tourbillon degli acquisti: la rosa che andrà a Neustift dovrà essere quella che affronterà il campionato 2013/14.

 

E insistiamo: la rosa dovrà essere predisposta in stretta intesa tra Presidente-Direttore Sportivo-Allenatore e non con interventi scoordinati. E’ troppo pretendere ciò?

 

Veniamo all’Allenatore (analogo discorso, seppur sottordinato, potrebbe farsi per il Direttore Sportivo): può aver senso cambiare SOLO se il nuovo allenatore è di indiscussa caratura! Altrimenti, per cambiare come si è fatto nella stagione che si sta chiudendo, meglio Ballardini SEMPRE! E non solo per riconoscenza…

 

Ma nella prossima stagione dovranno essere affrontate altre due problematiche che attendono soluzione:

 

·         gli importanti risultati del settore giovanile del GENOA sollecitano il concreto avvio della realizzazione del nuovo Centro Sportivo di Cogoleto, senza ulteriori tentennamenti o titubanze;

·         il recente, rinnovato  impegno della Fondazione per la ristrutturazione dello Stadio L. Ferraris impone l’intervento della Società affinché si riparta dalle fondamenta della storia del calcio e lo stadio torni ad essere il “campo du Zena”, lasciando ad altri di cullare autonomamente progetti estranei al GENOA.

 

Gli ultimi tempi hanno poi registrato il ritorno, la positiva presenza di Fabrizio Preziosi, che potrebbe assumere il ruolo di coordinatore della struttura del GENOA anche nel rapporto col popolo rossoblù. E proprio la vivace, unitaria risposta corale vissuta nelle ultime giornate (col picco di Torino) è la buona notizia che dovrà impegnare la Società a recuperare tutte le migliori espressioni della genoanità.

 

mario epifani  

 

 



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"A caldo…a mente fredda " | 2 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 15/05/2013


[Nessun Soggetto]
di eugenio il 15/05/2013 17.04

Non sempre sono d'accordo con Mario e naturalmente ne discutiamo tranquillamente come si fa tra amici.
Questa volta sono d'accordo in toto con lui e quello che mi preoccupa da tifoso è vedere leggere che quanto fatto di sbagliato in questi ultimi due anni non sia stata una lezione per evitare errori futuri.
Del Neri dopo i disastri combinati è improponibile, troppo facile dire che quando prende le squadre in corsa ha difficoltà.
Ballardini non sarà un mostro però è serie ben visto da tutti pragmatico il giusto e ci ha salvato due volte dalla serie B in maniera dignitosa. Merita la chance di partire da inizio stagione con la massima fiducia di tutti. Societa tifoseria e stampa.
Bene detto questo se proprio non si vuol proseguire con Ballardini si cerchi un allenatore con personalità i cui risultati negli ultimi 3/4 anni parlano per lui e oltre Sannino (il Palermo non conta), ce ne sono un paio in serie B che hanno dimostrato di avere mezzi e numeri per fare bene.
Come diceva Mario; società, direttore sportivo,allenatore a lavorare insieme per approntare una squadra che non ci faccia più soffrire come questi ultimi due anni.
Non chiediamo tanto ma una società bene organizzata e squadra che possa stare con facilità nella parte sinistra della classifica 8/10 posto togliendosi qualche soddisfazione.
Ciao a tutti.





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