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il Grifone in campoPasqua - di guerra (di cristiani contro cristiani)
28/03/2024


XXX giornata : sabato di Pasqua, 30 marzo 2024, ore 15
GENOA C.F.C.   -   FROSINONE C.         1-1


Porte : 30’ Guðmundsson (rigore), 36’ I t. Reinier

VAR : vedi commento

GENOA : Martinez; Vogliacco, Bani (v.c.), Vásquez; Sabelli (30’ II t. Ankeye), Frendrup, Badelj (cap.; 30’ II t. Thorsby), Messias, Spence (II t. Malinovs’kij; 15’ II t. Strootman, infortunio); Retegui (10’ II t. Haps, infortunio), Guðmundsson.
FROSINONE : Turati; Lirola, Romagnoli (cap.), Okoli; Zortea, Reinier (30’ II t. Mazzitelli), Barrenechea, Brescianini, Valeri; Cheddira (37’ II t. Cuni), Soulé (37’ II t. A.Ibrahimović).
Arbitro : J. L. Sacchi da Macerata. Nel complesso, buon arbitraggio.
Divise : pseudo-tradizionali. Genoa ha calzoncini rossi con una banda bleu a un lato; Frosinone al suo completo giallo aggiunge il tocco azzurro sulle clavicole.
Campo : Cielo coperto. Romagnoli sceglie la porta Nord. Breve silenzio in ricordo del DS fiorentino Barone.
Pubblico : un centinaio o poco più di ospiti nel gabbione: espongono “Nessuna resa”, a ragione.
Ammonizioni : Retegui, Badelj; Zortea.
Partita : Protagonista è stato più il Frosinone che il Genoa; infatti l’urgenza della classifica di retroguardia ha spinto la squadra ciociara a cercare addirittura la vittoria con una partita di attacco e a governare il gioco per lunghi periodi. Ciononostante il Genoa si è sempre mantenuto insidioso con contrattacchi spaziati. Durante il primo tempo, il Frosinone s’è dimostrato pericoloso sulla propria ala destra, come già nella gara di andata, ben sostenuta in mediana particolarmente dal fine Brescianini. Forse l’immissione di Haps è stata una contromossa, non possiamo dire, comunque la ripresa è stata più controllata. Alla fine, si potrebbe dire, il risultato di parità è gradito più al Genoa che al Frosinone. Ma la partita è stata avvincente, di bel calcio duro ma sportivo, con molti episodi importanti. Una traversa da testa di Vásquez su corner e successiva parata a bruciapelo di Turati all’inizio; il calcio di rigore a favore; il pareggio dei gialli con bellissima manovra d’ala, centro e nostra difesa spiazzata; una – due – tre occasioni per Frosinone di passare in vantaggio non sfruttate. Ripesa: due infortuni di nostri giocatori importanti, senza malizia degli avversari; il tiro di Messias della possibile vittoria, imparabile, da fuori area, che sfiora l’incrocio; due richieste di rigore a favore dei gialli, non concessi. Questi casi dei rigori richiamano un commento sull’arbitro, che ha lasciato correre un gioco “virile” senza soffocarlo e senza abusare di cartellini. Sono stati tre giudizi tutti favorevoli al Genoa e si possono considerare tutt’e tre esatti. Ha lasciato letteralmente il fiato sospeso l’ultimo dei tre, avvenuto durante il ricupero finale: l’arbitro ha visto un tocco di mano per un bracco alzato in un salto a tre e aveva assegnato il rigore a favore di Frosinone; il VAR visivo non ha mostrato il tocco e la decisione fatale è stata annullata.


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